IL LUOGO

L’immagine aerea degli anni Cinquanta con al centro il complesso delle strutture, dei laboratori, dei cortili e della chiesa dell’Istituto Artigianelli, offre uno spaccato eloquente della centralità dell’opera piamartina nel panorama collinare del colle Cidneo e dei suoi monumenti: l’abbazia di San Giulia con la cinta della clausura monastica, il convento di San Cristo, la canonica di San Pietro in Oliveto, la salita al Castello cittadino e la Via dei Musei.

Grazie a questi riferimenti le vicende urbane e dell’Istituto sono più comprensibili, come pure alcuni altri rimandi – come la Queriniana o il motto “pietas et labor” – che legano Piamarta alla sua città e ad alcuni dei suoi simboli più noti, rendendolo una delle figure di maggiore rilevanza della Chiesa diocesana e della società bresciana tra Otto e Novecento.

 

 

IL MUSEO

Il Museo Piamarta si trova al primo piano dell’Istituto Artigianelli, con cui condivide i cortili, gli ampi parcheggi, l’auditorium, il santuario e parte degli ambienti espositivi. Accanto alla chiesa, inaugurata nel 1907 e dedicata a san Filippo Neri su progetto di Luigi Arcioni, la casa-museo comprende i locali adibiti ad abitazione da padre Piamarta, costituiti da un piccolo vano di accesso, studio, loggiato, camera e soggiorno. A completare questi ambienti vi è una galleria, corredata dalla biblioteca storica e dall’archivio, in cui attraverso pannelli didattici e oggetti, il lavoro nell’Istituto e l’evoluzione del sito illustrano la connessione tra il santo, la città e il cenobio.

Gli oggetti esposti sono riconducibili a padre Piamarta, alla sua attività pastorale, all’azione educativa e al lavoro artigianale o alla formazione dei suoi ragazzi; si tratta di materiali di uso quotidiano presenti nelle case piamartine che documentano il faticoso inizio dell’opera e lo sviluppo a servizio dei giovani e della loro preparazione umana e cristiana.

Un’aula didattica attrezzata, al piano terra, serve per laboratori, incontri e proiezioni; un breve corridoio la collega alle scale che portano al Museo, con un piccolo bookshop all’ingresso. Per conferenze, incontri e congressi sono disponibili l’auditorium Capretti e altre sale polifunzionali, mentre un parcheggio interno serve il complesso dell’Istituto.

 

 

MAPPA INTERATTIVA

LA GALLERIA

 

Sul lungo corridoio, un tempo aperto a loggiato, si aprono le sale della casa-museo, la biblioteca storica e l’archivio documentario. Alcuni pannelli introduttivi raccontano la vita di padre Piamarta, con immagini storiche e pensieri spirituali; gli oggetti esposti testimoniano la vita all’Istituto Artigianelli, il lavoro artigiano appreso dai ragazzi e il legame tra l’antico sito giuliano, la caserma militare e l’istituto educativo avviato da san Piamarta nel 1886.

 

L'INGRESSO

 

Un piccolo vestibolo con una grande immagine storica del cortile degli Artigianelli accoglie il visitatore, insieme a vari oggetti legati alla memoria di san Piamarta, opera della scuola artigiana dei suoi ragazzi, riconoscimenti concorsuali a tale lavoro e doni fatti al Padre da persone a lui legate.

 

LO STUDIO

 

È la sala più significativa sia per il vincolo che la collega a san Piamarta, sia per gli oggetti esposti e per il loro valore storico-artistico e memoriale. La libreria, i mobili, i libri, gli arredi e i quadri sono appartenuti al Santo; la riproduzione dei documenti ne attesta l’attività mentre l’ambiente è rimasto con la semplicità delle origini. Il bel dipinto di Paolo da Gavardo con la “Madonna del velo” o “di Loreto”, copia di quello di Raffaello (1509) ora al Musée Condé, collezione Château de Chantilly, è della metà del Cinquecento e fu donato a Piamarta dalla contessa Teresa Gigli di Pavone per la chiesa della Colonia agricola di Remedello.

 

LA LOGGIA

 

Negli spazi espositivi si trovano i paramenti e gli oggetti liturgici che illustrano uno dei tratti della spiritualità di san Piamarta: la vita liturgica, il culto eucaristico, il senso della croce, la devozione a Maria, ai santi e alle reliquie. La formazione professionale è rappresentata da alcuni oggetti artigiani e agricoli che documentano l’educazione impartita all’Istituto Artigianelli e alla Colonia agricola di Remedello. Anche il canto e la musica sono importanti, per i quali Giovanni Tebaldini, uno dei maggiori musicologi italiani, compone l’inno della Congregazione, inaugura l’organo della chiesa e indirizza la preparazione musicale della banda degli Artigianelli.

Un pregevole affresco della seconda metà del XII secolo, proveniente dalla chiesa monastica di San Gennaro, ora pertinente all’Istituto Artigianelli, attesta invece la storia secolare del luogo, un tempo parte dell’abbazia femminile di Santa Giulia.

 

LA CAMERA

 

È uno degli ambienti più intimi della casa-museo, con il letto, i mobili, i quadri e alcuni oggetti appartenuti e usati da padre Piamarta. Tutto è molto semplice e all’insegna della povertà come lo spirito piamartino e lo stile che ancora caratterizza le comunità e le case della congregazione nel mondo.

 

IL SOGGIORNO

 

Frutto del lavoro artigiano dei giovani dell’Istituto, i mobili della piccola sala documentano una porzione del vissuto della casa, ma anche i legami con grandi benefattori come i Muzzarelli, a cui si lega il cospicuo lascito fatto a Piamarta dell’Hotel Danieli di Venezia a fine Ottocento, grazie alla cui vendita gli fu possibile la costruzione degli Artigianelli. Le posate, le porcellane di fine Ottocento, i vasi e le carte provano questi vincoli, mentre la bella croce lignea madreperlata è un dono proveniente dal monastero di Santa Caterina del Sinai.

 

LA BIBLIOTECA

 

Un’ampia sala raccoglie la biblioteca storica della Congregazione Sacra Famiglia di Nazareth, con quasi 4000 volumi di teologia, filosofia, patristica, sacra scrittura, ecc.;alcuni pannelli descrivono lo sviluppo delle opere piamartine in Italia e nel mondo, mentre vari oggetti etnici sono il ricordo dell’impegno educativo dei figli di padre Piamarta in America Latina e in Africa.

 

L'ARCHIVIO

 

Una sala ben protetta è adibita ad archivio storico; vi si conservano i documenti, le lettere, i quaderni di appunti e i notes con i pensieri spirituali di san Piamarta. Insieme alla biblioteca, questo spazio ha una funzione conservativa per il materiale archiviato, ma anche di studio per approfondire la figura e l’opera di san Giovanni Battista Piamarta.

 

Casa Madre / Istituto Artigianelli

Via Giovanni Piamarta, 6

25121 BRESCIA

telefono 3516455691

info@museopiamarta.it

 

Apertura del Museo

Lunedì 9.00-13.00

Martedì 10.30-13.00 / 15.00-18.00

Mercoledì 9.00-13.00

Giovedì 9.00-13.00 / 15.00-18.00

Venerdì 9.00-13.00

Sabato 15.00-18.00

© MUSEO PIAMARTA 2022

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